Scheda film
Regia: Roan Johnson

Sceneggiatura: Ottavia Madeddu e Roan Johnson
Fotografia: Davide Manca
Montaggio: Paolo Landolfi e Davide Vizzini
Scenografie e Costumi: Rincen Caravacci
Musiche: I Gatti Mézzi
Suono: Vincenzo Santo
Italia, 2014 – Commedia – Durata: 80′
Cast: Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’amico, Guglielmo Favilla, Melissa Anna Bartolini, Isabella Ragonese
Uscita: 19 marzo 2015
Distribuzione: Microcinema

L’anti-Moccia

Vincenzo, Paolo, Ilaria, Andrea e Francesca hanno vissuto insieme nella stessa casa a Pisa, dove hanno studiato e condiviso momenti lieti ed altri meno. Tra sughi scaduti e “paste col nulla”, feste, scazzi ed amplessi è arrivato il momento di lasciare quell’abitazione: è ora di affrontare il mondo là fuori e di assumersi le proprie responsabilità. Chi resterà, chi tornerà nella propria città, chi addirittura all’estero. Fino a qui tutto bene è il racconto dei loro ultimi tre giorni insieme, gli ultimi del periodo più bello della loro vita che difficilmente riusciranno a dimenticare…
I cinque protagonisti sono interpretati rispettivamente da Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’amico, Guglielmo Favilla e Melissa Anna Bartolini: tutti perfetti sconosciuti che possono però vantare un onesto curriculum formativo, tra Accademia Nazionale d’Arte Dramatica “Silvio D’amico” (tre su cinque), Centro Sperimentale di Cinematografia ed anche web-series. Cinque volti freschi, visti qua e là in varie partecipazioni cinematografiche e televisive, che hanno aderito con entusiasmo al progetto auto-produttivo del regista Roan Johnson, che avevamo già apprezzato col felice esordio I primi della lista. Una soluzione già teorizzata da Silvano Agosti nel 2005 nel suo pamphlet “Come fare un film (Come produrre e realizzare qualsiasi film indipendentemente dal denaro o, per capirci meglio, senza spendere neppure un solo Euro)” e messa in pratica dal sistema di “The CoProducers”, che ha visto tutti lavorare gratis in vista di possibili utili, pagando solo le spese vive.
Una strategia che ha fatto di Fino a qui tutto bene – titolo autoironico e profetico – un film fresco e sentito, già solo perché gli interi cast e troupe ci hanno letteralmente messo l’anima, accudendolo e vedendolo crescere come un figlio, facendo di ogni necessità virtù.
Roan Johnson si candida così ad “anti-Moccia” per eccellenza, portando sullo schermo senza una grossa produzione una storia di giovani vera e sincera che arriva dritta dritta al pubblico.
Nato come un documentario affidato al regista dall’Università di Pisa, la sorpresa di sentire nelle interviste ragazzi che invece di lamentarsi della crisi avessero un atteggiamento di sfida, lo ha portato a voler fare un film a tutti i costi, saltando il normale processo produttivo e lanciandosi a capofitto nella realizzazione della pellicola.
Parliamoci chiaro, il film non è un capolavoro ed in effetti non racconta chissà quale storia chissà quanto ricca d’impegno sociale: no, narra una storia anche banale, di giovani e di sentimenti, di futuri incerti e di passioni accese, anche politicamente scorretta, ma lo fa bene. Cavolo, se lo fa bene!
E con un quintetto di attori molto bravi, le cui carriere si gioveranno senz’altro di quest’opera, per meno di un’ora e mezza ci distrae, ci diverte e ci incanta. E, non a caso, al Festival Internazionale del Film di Roma 2014 s’è portato a casa il Premio del Pubblico BNL nella sezione Cinema Italia – Fiction.

Voto: 6 e ½

Paolo Dallimonti