Scheda film
Regia: John Lee Hancock
Soggetto e Sceneggiatura: Robert Siegel
Fotografia: John Schwartzmann
Montaggio: Robert Frazen
Scenografie: Michael Corenblith
Costumi: Daniel Orlandi
Musiche: Carter Burwell
Suono: Aron Siegel
USA, 2016 – Biografico/Storico/Drammatico – Durata: 115′
Cast: Michael Keaton, Nick Offerman, John Carroll Lynch, Linda Cardellini, B.J. Novak, Laura Dern, Justin randell Brooke
Uscita: 12 gennaio 2017
Distribuzione: Videa-CDE

Signori, il delitto è farcito!

Come fu che Ray Crock, sfortunato rappresentante di frullatori, conobbe i fratelli Mcdonald ed ebbe il lampo di genio di entrare in affari con loro, appropriandosi poi di marchio e bella compagnia, diventando miliardario. E come fu che i fratelli McDonald, fondamentalmente dei bonaccioni, si fecero infinocchiare da Ray Kroc, rinunciando loro malgrado, pur liquidati con quasi tre milioni di dollari del 1961, all’1% dei profitti (una cifra stellare), fidandosi solo di una stretta di mano .

Ce lo racconta John Lee Hancock (Saving Mr. Banks) grazie ad un Michael Keaton in stato di grazia ed ancora in cerca di Oscar (che sia la volta buona?). Da una parte i McDonald, i buoni, i fratelli Dick e Mac, e dall’altra il male, forse non assoluto, Mr. Kroc. Da un lato gli inventori del cibo espresso, studiato al millimetro nella sua possibile realizzazione, ma con in mente la qualità, che non avrebbe dobuto passare in secondo piano per nessun motivo; dall’altro il denaro e la possibilità di guadagnarlo con facilità, rinunciando ad esempio al gelato troppo costoso da refrigerare in favore del milkshake fatto con le polverine. Un marchio, da esportare e da accrescere, reclutando in un rapido crescendo proseliti di una inedita religione: quella del consumismo. E prima di tutto l’idea geniale del socio Harry J. Sonneborn (B.J. Novak) di strutturare il franchising sull’acquisto dei terreni.

Il film è interamente in mano a Michael Keaton che, da perfezionista qual è, si è studiato numerosi filmati del personaggio reale ed ha approcciato l’interpretazione con la maniacalità dei grandi attori. Importanti anche i comprimari, quali i due McDonald, Mac e Dick (John Carroll Lynch e Nick Offerman), rispettivamente “il poliziotto buono e quello cattivo” ed anche il mefistofelico B.J. Novak nel ruolo del braccio destro, come anche Linda Cardellini, la nuova signora Kroc, già Joan Smith, e l’inossidabile Laura Dern, la vecchia Mrs. Kroc.

La ricostruzione d’epoca è molto fedele ed il ritmo è abbastanza sostenuto, anche se quasi due ore sono davvero tante e qualche stasi narrativa nell’irresistibile ascesa di Kroc si sente, soprattutto nella descrizione dei dettagli economici, portati sullo schermo senza particolare enfasi e per questo ancor meno digeribili.

John Lee Hancock e lo sceneggiatore Robert Siegel, anche se il protagonista indiscusso è Ray, spostano l’ago della bilancia verso un giudizio discretamente positivo dell’intero business “McDonald’s”: tutto sommato l’affare partiva con buone intenzioni, vanificate da Kroc in nome del dio denaro, ma proprio per questo è arrivato dove è arrivato. Alla fine della storia, il manicheismo però scema: non ci sono nè veri buoni né veri cattivi, ma solo i soldi. E un marchio, un nome: fu quello a convincere Ray, un nome che sapeva di buono.

Curiosità: nella locandina Michael Keaton è ritratto con i due archi gialli del marchio McDonald’s alle spalle, un po’ per nasconderli; in questo modo però sembrano due ali che richiamano uno dei film precedenti dell’attore, Birdman di Alejandro G. Iñárritu, ed uno dei successivi, Spiderman: Homecoming di Jon Watts, in cui interpreterà ancora un personaggio alato, “The Vulture”.

Voto: 7

Paolo Dallimonti