Scheda film
Titolo originale: Las brujas de Zugarramurdi
Regia: Alex De La Iglesia
Soggetto e Sceneggiatura: Alex De La Iglesia e Jorge Guerricaechevarría
Fotografia: Kiko De La Rica
Montaggio: Pablo Blanco
Scenografie: José LuisArrizabalaga e Biaffra
Costumi: Paco Delgado
Musiche: Joan Valent
Suono: Carlos Schmukler
Spagna/Francia, 2013 – Fantasy – Durata: 112′
Cast: Hugo Silva, Mario Casas, Pepón Nieto, Carolina Bang, Terele Pávez, Jaime Ordóñez, Gabriel Delgado
Uscita: 30 aprile 2015
Distribuzione: Officine Ubu

Prendi i soldi e schiatta

José (Hugo Silva) e Antonio (Mario Casas), sotto le mentite spoglie di artisti di strada a loro volta travestiti rispettivamente da Gesù Cristo e da soldatino, compiono insieme ad altri complici una rapina ai danni di una gioielleria. Portandosi appresso pure il piccolo figlio Sergio (Gabriel Delgado), cui José, separato dalla moglie, quel giorno doveva badare, sono costretti a fuggire, inseguiti dalla polizia, a bordo di un taxi che sequestrano insieme al suo conducente e ad un malcapitato passeggero. Arrivati nei pressi di una curiosa locanda in quel di Zugarramurdi, nella provincia autonoma di Navarra, scopriranno a proprie spese di essere entrati in contatto con una agguerrita comunità di streghe che, a loro insaputa, li stavano aspettando. Sergio infatti è il predestinato a lungo atteso per un rito definitivo…
Ad ogni uscita in sala da noi di un film di Alex De La Iglesia, ormai puntualmente con almeno un anno di ritardo rispetto all’esordio in patria o a qualche festival nostrano dov’è passato, ci ritroviamo a fare i conti con il complicato rapporto dell’autore spagnolo con la distribuzione italiana. Ad oggi sono tre i suoi film che non hanno ancora raggiunto il nostro mercato: Muertos de risa (1999), per chi scrive il miglior De La Iglesia di sempre; 800 balas, affettuoso omaggio contemporaneo al western leoniano; La chispa de la vida (2011), caustica critica al mondo della pubblicità e della televisione.
Questo Le streghe son tornate, che in originale suonava ancora più curioso ed esotico come Las brujas de Zugarramurdi (reale cittadina iberica che nel diciassettesimo secolo fu al centro dei noti processi baschi alle streghe, una sorta di Salem spagnola), arriva da noi un anno e mezzo dopo la presentazione alla Festa del Film di Roma 2013.
Il film può essere diviso in quattro atti: il breve inizio, la fulminante ed adrenalinica rapina girata senza un attimo di respiro; poi la fuga in macchina, forse il migliore, i cui i fuggitivi ed il tassista dibattono sull’universo femminile giungendo alla conclusione che le donne siano tutte streghe; quindi l’arrivo delle prede nella bocca del leone, il meno riuscito, dove può permettersi un brusco calo di tensione, cosicché il film si pianti un po’, trastullandosi tra disgusto più o meno gratuito e lo scarseggiare di trovate brillanti; infine il grande rito, barocco, travolgente ed ipnotico, che rialza il tono del film, lasciando però il campo ad un finale troppo in burletta e quasi posticcio.
Le streghe son tornate, pur con i suoi alti e bassi, è un film molto godibile e venato da un costante e spesso corrosivo humor nero in cui Alex De La Iglesia ritrova collaboratori fidati come il montatore Kiko De La Rica ed il prezioso sceneggiatore Guerricaechevarría e riunisce molti dei suoi attori preferiti, dalla compagna Carolina Bang, amata da chi scrive in Ballata dell’odio e dell’amore, ai feticci Santiago Segura e Carlos Areces in due gustosissimi ruoli “en travesti”, da Javier Botet (altra costante delle sue pellicole) a Carmen Maura (che ricordiamo in La comunidad e 800 balas).
Digerito il passo falso del debutto statunitense nel 2008 con Oxford murders – Teorema di un delitto, ogni film del regista originario di Bilbao che giunga da noi è un appuntamento imperdibile, già solo per le traversie distributive, e sempre una piacevole conferma.

Voto: 7

Paolo Dallimonti