Scheda film

Regia e Soggetto: Peter Del Monte
Sceneggiatura: Peter Del Monte, Gloria Malatesta, Chiara Ridolfi
Fotografia: Marcello Montarsi
Montaggio: Ugo De Rossi
Scenografie: Isabella Angelini
Costumi: Fiora Lombardi
Musiche: Paolo Silvestri
Suono: Massimo Pisa
Italia, 2014 – Drammatico – Durata: 90′
Cast: Laura Morante, Andreea Denisa Savin, Jacopo Olmo Antinori, Maria Sole Mansutti, Massimiliano Carradori, Aurora Garofalo, Marco Paparoni
Uscita: 10 aprile 2014
Distribuzione: AcademyTwo

Sale: 5

 Chiome tempestose

Arianna (Laura Morante) è una scrittrice che si è esiliata dopo la separazione dal marito in una località di mare. Un giorno una giornalista un po’ ansiosa arriva a turbare la sua quiete per intervistarla, portando con sé anche la figlia Gea (Andreea Denisa Savin), un’ombrosa ragazzina undicenne che, mentre le due donne parlano, fa un giro col suo cane e sulla spiaggia incontra Yuri (Jacopo Olmo Antinori), figlio di una donna russa che lavora in un locale notturno. Quando è il momento di andare via, Gea, colpita dal ragazzo, si chiude in bagno, adducendo la scusa di non voler andare dalla nonna, dove la madre sta per portarla per motivi legati al suo lavoro. Arianna, incuriosita da quei rapporti famigliari così anomali e curiosi, accetta di tenerla con sé, finché il padre (Sergio Albelli), in vacanza con la sua nuova famiglia, non tornerà a prenderla. Ma Gea fuggirà anche da lui, una volta in autogrill, per fare ritorno a casa della scrittrice, in attesa che la madre torni a riprendersela. Tra la donna e la ragazzina si instaurerà un legame forte, fatto di confidenze e affinità, ma anche di delusioni, riflessioni e cambiamenti…
Peter Del Monte si ostina a perseguire la sua personale idea di cinema sempre più datata e lontana dal reale: l’immigrata russa che quasi si prostituisce e vuole rifarsi una vita col “sciur” venuto dal nord è poca roba di fronte alla complessità del mondo che ci circonda! Inoltre silenzi ed ellissi vanno a rarefare una storia già di per sé striminzita e poco interessante, lasciando intorno solo il vuoto. In tal modo la metafora dei differenti approcci alla vita – quello rigidamente autoimpostosi da Arianna, quello di libertà ricercata da Gea, quello disperato e disperante di Yuri, stretto in una cupa morsa di assenza di futuro – stenta a montare e a reggere, pur nella breve durata del film.
Tutto appare troppo meccanico e programmatico per arrivare al cuore dello spettatore, complici anche le interpretazioni di Jacopo Olmo Antinori, molto meno convincente che nel suo debutto con Bertolucci Io e te, dell’esordiente Andreea Denisa Savin, troppo a lungo imbronciata per essere credibile, e di una spaesata Laura Morante, in uno dei ruoli meno convincenti della sua ampia carriera.
Nessuno mi pettina bene come il vento, da una citazione di Alda Merini, è l’ennesimo passo falso per Del Monte, al quale non possiamo non chiedere se non sia effettivamente giunta per lui l’ora della pensione.
RARO perché… è un film poco riuscito. 

Voto: 4 e ½

Paolo Dallimonti

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