Un film straordinario in questa Berlinale forse il migliore di quelli visti. Questo film indaga un aspetto poco noto ai non esperti di geopolitica cioè il calo delle nascite in brasile e la complessità per il contestuale aumento della popolazione anziana.
In The Blue Trail di Gabriel Mascaro, un delicato mix di fantasia di autorealizzazione in tarda età e futuro distopico, l’età limite è 77 anni per il governo in questo futuro distopico, ma la resistenza non è vana. Il quarto lungometraggio di Mascaro può essere considerato pari merito con il suo precedente Divine Love, che immaginava anch’esso un futuro prossimo controllato da uno stato repressivo mascherato da Grande Fratello premuroso, ma il suo ultimo film è meno deliziosamente ellittico dei precedenti, privilegiando le gratificazioni sensoriali che provengono dal mondo naturale .Ma non è pronta. Innanzitutto, non è mai stata su un aereo prima, eppure nessuno le ha mai chiesto quali sogni abbia. L’agenzia di viaggi non le vende un biglietto senza l’autorizzazione di sua figlia Joana (Clarissa Pinheiro), così cerca possibilità di voli non commerciali, che la conducono a una barca, a un contrabbandiere di nome Cadu (Rodrigo Santoro) e alla possibilità di volare su un ultraleggero. Come in tutti i viaggi su strada o lungo il fiume, tuttavia, quello che conta è sempre il viaggio e non la meta! qui piu che mai è un percorso inizatico. Una misteriosa secrezione blu di una lumaca rara è la droga d’accesso alle rivelazioni mentre Cadu, sotto l’effetto di questa sostanza, rivela un profondo rimpianto che tormenta la sua vita, sottolineando l’idea che la vita vada afferrata senza rimpianti. Quando le sue speranze di volare vengono infrante, Tereza torna a casa solo per essere radunata e trasferita forzatamente, ma un astuto stratagemma le permette di fuggire e finisce per chiedere asilo sulla barca di una venditrice atea di Bibbie digitali. È un incontro di anime affini: Roberta è riuscita a comprarsi la libertà e a evitare di essere deportata nella Colonia e la sua gioia per la libertà.
Un film veramente emozionante, poetico, e che fa riflettere sul futuro dell’umanità.
Voto 7,5
Vito Casale