Scheda film
Titolo originale: Menteur
Regia e Sceneggiatura: Olivier Baroux
Soggetto: basato sul film Menteur di Émile Gaudreault
Fotografia: Arnaud Stefani
Montaggio: Stéphan Couturier
Scenografie: Bertrand Seitz
Costumi: Charlotte Betaillole
Musiche: Philippe Kelly
Suono: Madone Charpail, Jon Goc, Gwennolé Le Borgne, Johann Nallet Jean Paul Hurier
Francia, 2022 – Commedia – Durata: 95
Cast: Tarek Boudali, Artus, Pauline Clément, Catherine Hosmalin, Karim Belkhadra, Louise Coldefy, Bertrand Usclat
Uscita in sala: 31 agosto 2023
Distribuzione: Altre Storie con Minerva Pictures

Le bugie hanno le gambe… contorte!

Jérôme (Tarek Boudali) è un bugiardo compulsivo. La sua famiglia e gli amici non sopportano più le sue bugie e fanno di tutto per fargli cambiare atteggiamento. Non ascoltando le loro parole, Jérôme continua a mentire fino al giorno in cui una maledizione divina lo colpisce: tutte le sue bugie prendono vita e inizia così un vero e proprio incubo… per lui e per chi gli è vicino…!

Remake del film canadese omonimo, Menteur, del 2019 diretto da Émile Gaudreault (dal trailer anche vagamente più divertente), questo Bugiardo seriale, che in originale mantiene lo stesso titolo, non può non ricordare da vicino anche Bugiardo bugiardo diretto nel 1997 da Tom Shadyac ed interpretato da Jim Carrey, benché lì il contrappasso fosse opposto.

La pellicola grava quasi completamente su Tarek Boudali, che con i suoi grandi occhi quasi a palla, puntati dritti verso lo spettatore, e la sua verve cerca di tenere unito un film che non sempre si presenta compatto. Già conosciuto al regista, il giovane interprete è stato fonte d’ispirazione primaria per la scrittura del copione, così come lo è stato Artus, attore ed umorista d’oltralpe, per il ruolo del fratello Thibault, diversissimo da lui e per questo divertente: una sorta di novelli Stanlio & Ollio.

Godibile nei primi momenti in cui le bugie diventano vere, incasinando le vite dei vari personaggi, una volta però compreso il gioco, il film tende però ad appiattirsi ed a farsi ripetitivo, senza ulteriori guizzi o novità, tendendo a virare troppo sulla farsa esagitata, giocando facile e perdendo (colpi).

Anche la morale della pellicola è decisamente scontata e insita già nelle premesse: mentire non è affatto cosa buona e giusta, ma non serviva di certo un film per farcelo sospettare.

Bugiardo seriale può quindi offrire divertimento a spettatori di poche pretese e di bocca buona, che vogliano solo trascorrere un’ora e mezza di spensierato divertimento al buio d’una sala cinematofrafica.

Voto: 6

Paolo Dallimonti