Scheda film
Titolo originale: Jurassic World: Rebirth
Regia: Gareth Edwards
Soggetto: basato su personaggi creati da Michael Crichton
Sceneggiatura: David Koepp
Fotografia: John Mathieson
Montaggio: Jabez Olssen
Scenografie: James Clyne
Costumi:
Sammy Sheldon 
Musiche: Alexandre Desplat
USA/G.B./Malta/India/Taiwan, 2025 – Fantastico – Durata: 133′
Cast:
Scarlet Johansson, Mahershala Alì, Jonathan Bailey, Rupert Friend, Manuel Garcia-Rulfo, Luna Blaise, David Iacono
Uscita in sala: 2 luglio 2025
Distribuzione: Universal Pictures

Quando il passato fa eco, ma la novità stenta a farsi sentire

A distanza di soli tre anni dalla conclusione della trilogia di Jurassic World, il nuovo capitolo della celebre saga sui dinosauri, Jurassic World Rebirth, diretto da Gareth Edwards e scritto da David Koepp, torna alle origini con un’avventura che mescola tensione, spettacolo e un pizzico di nostalgia.

Ambientato cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World Dominion, Rebirth si apre con un cast completamente nuovo e una trama indipendente. Il gruppo protagonista, guidato dalla determinata Zora Bennett (Scarlett Johansson), dallo scienziato Henry Loomis (Jonathan Bailey) e dall’esperto Duncan Kincaid (Mahershala Ali), viene inviato sull’isola sconosciuta di Île Saint-Hubert per recuperare il DNA di tre gigantesche specie preistoriche con l’obiettivo di sviluppare un farmaco rivoluzionario. Parallelamente, la famiglia Delgado, composta da padre, figli e una giovane adolescente, naufraga nei pressi dell’isola, ritrovandosi coinvolta in una lotta disperata per la sopravvivenza. Quando i destini dei due gruppi si intrecciano, emerge un’inquietante verità.

Dal punto di vista visivo, Rebirth brilla. Le riprese in ambientazioni naturali conferiscono autenticità e tensione, restituendo ai dinosauri quella sensazione di minaccia viscerale che si era persa nei contesti urbani dei precedenti capitoli. Edwards sfrutta abilmente la giungla per costruire momenti di suspense e azione pura, aiutato dalla fotografia ispirata di John Mathieson. A differenza della trilogia recente, che spesso tentava di rendere i dinosauri quasi “domestici”, qui tornano ad essere creature selvagge, incontrollabili e letali.

Sul piano narrativo, invece, il film si dimostra limitato. I protagonisti, pur interpretati con solidità da un cast di talento, non godono di grande profondità. Johansson è efficace nei panni dell’eroina d’azione, sfruttando il carisma già visto in ruoli simili, ma i retroscena dei personaggi principali restano vaghi. Più riuscita, invece, la rappresentazione della famiglia Delgado, che aggiunge un tocco di umanità e tensione reale. Nonostante qualche prevedibilità nella gestione delle vittime e delle dinamiche di gruppo, il film riesce comunque a intrattenere con intelligenza, evitando i toni troppo seriosi del recente passato e recuperando una dimensione ludica, quasi da giostra cinematografica. Il contributo musicale di Alexandre Desplat è un ulteriore punto di forza: la colonna sonora riesce a sottolineare efficacemente tanto lo stupore quanto l’ansia delle scene più intense.

Se la sceneggiatura sacrifica coerenza e introspezione in favore dello spettacolo, Rebirth compensa con un’energia ritrovata, che riporta il franchise alle sue radici: l’emozione di trovarsi faccia a faccia con creature preistoriche in un mondo fuori controllo. Jurassic World Rebirth è un ritorno adrenalinico e divertente all’essenza del cinema d’avventura. Non è un film perfetto – la scrittura dei personaggi resta uno dei suoi punti deboli – ma per gli appassionati di dinosauri è un’esperienza che vale la pena vivere.

Voto: 6 e ½

Giulia Stirpe