Scheda film
Regia: Alessandro Genovesi
Soggetto: Giovanni Bognetti

Sceneggiatura: Alessandro Genovesi, Giovanni Bognetti e Cláudio Torres
Fotografia: Federico Masiero
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scenografie: Tonino Zera
Costumi: Cristina Audisio
Suono: Tullio Morganti
Italia, 2015 – Commedia – Durata: 91′
Cast: Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti, Ornella Vanoni, Renato Pozzetto, Galatea Ranzi
Uscita: 11 marzo 2015
Distribuzione: Medusa

L’amante ideata

La donna perfetta esiste… solo nella nostra testa. È quello che scopre Guido (Claudio Bisio), insegnante di liceo lombardo a Napoli, quando la compagna Anna (Ammirati) lo molla, stanca della routine sentimentale in cui l’aveva fin lì invischiata. Deluso e depresso, una sera Guido sente suonare alla porta: davanti a lui si presenta Silvia (Chiara Baschetti), ragazza bellissima e disponibile con la quale finisce subito a letto, iniziando una bollente relazione. Il problema è che Silvia esiste solo nella sua testa, come scoprirà l’amico e collega Paolo (Frank Matano), che convocherà in aiuto gli stralunati genitori dello sventurato (Renato Pozzetto ed Ornella Vanoni). Nel mentro Guido continua a non accorgersi di come la bella vicina Giada (Valentina Lodovini), appena rimasta vedova di un marito che non l’amava, sia segretamente innamorata di lui…
Ad appena cinque mesi dal mediocre Soap opera, ecco tornare l’ex-attore Alessandro Genovesi con un’altra pellicola che cerca di rinnovare la nostra commedia italiana ormai a pezzi. Come #Un fidanzato per mia moglie di Davide Marengo, l’aiutino però anche in questo caso giunge dal Sudamerica: se lì l’ispirazione era il film argentino Un novio para mi mujer di Juan Taratuto, stavolta tocca all’opera brasiliana A mulher invisível di Cláudio Torres. A riprova che il genere è ormai in crisi e che non siamo più abili nemmeno in ciò che per anni ha dato lustro alla nostra cinematografia.
Genovesi però, dopo il passo falso della pellicola precedente, fa ricorso ai suoi personali gusto ed ispirazione e confeziona un film garbato e divertente. Vengono alla memoria il delicato Lars e una ragazza tutta sua di Craig Gillespie con un irriconoscibile Ryan Gosling e quel piccolissimo Filrt di (Roberto Russo interpretato da) Monica Vitti, gioiellino ormai dimenticato. È proprio con quell’operina del 1983 che Ma che bella sorpresa ha i maggiori punti di contatto: se Lars usava la “real doll” come un oggetto transizionale al fine di trovare fiducia in se stesso e nell’altro sesso, qui Guido – come allora Giovanni – per superare il dolore della perdita apre la propria mente al mondo della fantasia e dovrà essere aiutato dalla nuova compagna Giada – all’epoca Laura – alla quale toccherà fare un bel discorsetto con l’immaginaria rivale.
Gran parte della riuscita della pellicola sta sicuramente nell’intelligente riambientazione dell’opera originale in un altro Sud del mondo, ossia Napoli, con tanto di brani musicali tipicamente partenopei – da “’O Sarracino” dei titoli di testa a “Je so’ pazzo” di quelli di coda, passando per “Chella llà” – ma soprattutto nella scelta di un ottimo cast: a partire da un inossidabile Bisio, qua particolarmente in parte, fino all’inedita coppia Pozzetto/Vanoni, assolutamente funzionale ai fini del racconto.

Voto: 6 e ½

Paolo Dallimonti