Scheda film
Regia e Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Soggetto: dalla graphic novel “Castello di sabbia” di Pierre-Oscar Lévy e Frederick Peeters
Fotografia: Mike Gioulakis
Montaggio: Brett M. Reed
Scenografie: Naaman Marshall
Costumi: Caroline Duncan
Musiche: Trevor Gureckis
Suono: Matthew Nicolay
USA, 2021 – Fantastico/Thriller – Durata: 108‘
Cast: Gael García Bernal, Vicky Krieps, Rufus Sewell, Alex Wolff, Thomasin McKenzie, Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird
Uscita in sala: 21 luglio 2021
Distribuzione: Universal Pictures

Il buon vino invecchia nelle botti buone

La famiglia Capa si reca in vacanza presso un lussuosissimo resort tropicale reperito via internet. Guy (Gael García Bernal) e Prisca (Viky Krieps) sono in crisi e stanno per divorziare, il figlio Trent (Nolan River) e la figlia Maddox (Alexa Swinton) percepiscono qualche tensione, ma si lasciano trascinare dall’euforia vacanziera. Durante la loro permanenza vengono invitati dal direttore (Gustaf Hammarsten) a recarsi su una spiaggia riservata solo a clienti speciali per trascorrere qualche ora di piacevole relax. Lì, in compagnia di altri visitatori, iniziano a rendersi conto di come quegli scogli e quella sabbia possiedano delle caratteristiche davvero singolari…

Di nuovo in forma a partire dal low-budget The visit, M. Night Shyamalan sembra non perdere più un colpo, tanto da essersi potuto permettere perfino i due capitoli, Split e Glass, dell’insperata trilogia iniziata vent’anni prima or sono con Unbreakable.

Questo Old è già difficile da raccontare senza cadere nello spoiler. Possiamo dire che la storia della famiglia e degli altri visitatori sulla strana spiaggia viene di pari passo dalla graphic novel “Castello di sabbia” di Pierre-Oscar Lévy e Frederick Peeters, mentre la cornice in cui essa è iscritta è puro M. Night Shyamalan al 100%, tutta farina del suo sacco con tutte le sue affascinanti spiegazioni dietrologiche (finali). E se la prima è alquanto onirica e a a tratti non sempre convincente, quello che secondo noi fa guadagnare punti al film è proprio il cinico e stringente pragmatismo del regista. Egli infatti si ritaglia anche la parte del Caronte/accompagnatore che scorta i villeggianti nel sinistro luogo degli eventi. Per tema di spoiler possiamo solo aggiungere che il ruolo, piccolo, ma non piccolissimo, si rivelerà ancor più meta-cinematografico arricchendo maggiormente la pellicola, facendone una interessante riflessione sul cinema stesso e la sua essenza

Non mancano momenti in cui su quella maledetta spiaggia si finisce nel ridicolo, a volte voluto, altre più involontario, ma nell’assurdità degli eventi mostrati tali situazioni non appaiono granché stonate. Ed anche lì la soluzione finale rimette quasi tutte le tessere del puzzle al loro posto.

Old ha dalla sua anche temi non banali quali lo scorrere del tempo, la vecchiaia e la malattia, più altri che non possiamo rivelare, i quali ne fanno un’opera completa che va ad arricchire l’altalenante filmografia del suo autore, orma di nuovo in fase ascendente.

Un thriller non sempre perfetto, ma a tratti disturbante, per qualche buon brivido da andare a provare in questa calda estate nei cinema, che rimangono ancora una volta come ancora di salvezza.

Voto: 7

Paolo Dallimonti