Scheda film
Regia: Alessandro Aronadio
Soggetto: Alessandro Aronadio, Astutillio Merillia
Sceneggiatura: Alessandro Aronadio, Valerio Cilio
Fotografia: Francesco Di Giacomo ​
Montaggio: Roberto Di Tanna
Suono: Adriano Di Lorenzo
Scenografie: Daniele Frabetti
Costumi: Ginevra De Carolis
Musiche: Santi Pulvirenti
Italia, 2016 – Commedia – Durata: 90’ – B/N
Cast: Daniele Parisi, Silvia D’amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori, Massimo Wertmüller
Uscita: 25 maggio 2017
Distribuzione: 102 Distribution

Il fruscio

Un uomo si sveglia nel suo letto accompagnato da un fastidioso fischio nelle orecchie. La fidanzata lo chiama per avvisarlo che il suo amico Luigi è morto il giorno prima e per comunicargli in quale chiesa si celebrerà il funerale, l’uomo però non ricorda di conoscere nessuna persona con quel nome. Nel frattempo, e in attesa di un colloquio per un nuovo lavoro, l’uomo cercherà di capire le cause del fastidioso fischio.

Film che è un perfetto mix fra situazioni ai limiti dell’assurdo e le prime pellicole di Francesco Nuti e del gruppo dei Giancattivi, con un perenne peregrinare, da parte dell’innominato protagonista, lungo le strade di una città incastonata in un bianco e nero degno di altre epoche cinematografiche e con una serie d’incontri con personaggi bizzarri e situazioni cariche di parossismo. Esattamente come in un film muto, Aronadio porta il protagonista, un bravo e altrettanto spaesato Daniele Parisi, ad arrivare alla conclusione della sua folle giornata con la certezza che forse sia il suo rapporto di coppia a vacillare nel mentre che tanti piccoli sketch si susseguono davanti al suo sguardo. Numerosi i camei di attori di fama nazionale da Piera Degli Esposti a Massimo Wertmüller, passando per Milena Vukotic e Rocco Papaleo. Pellicola dal tratto molto interessante e altrettanto difficile da classificare a causa di una trama che fa sorridere a denti molto stretti o riflettere, a seconda di cosa accada sullo schermo. Chiara denuncia per la precarietà di sentimenti, lavoro e ideali della generazione x italiana. Da vedere per cercare di inquadrare al meglio anche i vostri obiettivi.

Voto: 6 e ½

Ciro Andreotti