Scheda film
Titolo originale: You are not you
Regia: George C. Wolfe
Soggetto: basato sul libro di Michelle Wildgen
Sceneggiatura: Shana Feste e Jordan Roberts
Fotografia: Steven Fierberg
Montaggio: Jeffrey Wolf
Scenografie: Aaron Osborne
Costumi: Marie-Sylvie Deveau
Suono: Steven Morrow
USA, 2014 – Drammatico – Durata: 102′
Cast: Hilary Swank, Emmy Rossum, Josh Duhamel, Stephanie Beatriz, Jason Morgan Ritter, Julian McMahon, Ali Larter
Uscita: 27 agosto 2015
Distribuzione: Koch Media

Kate è una donna elegante, intelligente e colta che vive la sua dorata esistenza accanto ad un marito facoltoso e premuroso. Tuttavia, quando la malattia, che progressivamente le divora i muscoli, non le permette più la sua indipendenza e anzi la costringe a vivere in una prigione psicologica, quella che le costruisce il marito per paura che si ferisca e quella che le costruisce la società, infarcendo le sue giornate di un formalismo ipocrita, la sua vita precipita in un incubo. Il marito la tradisce, gli amici l’abbandonano e lei non riesce più a suonare né a lavorare. Allora decide di assumere Bec, una sconclusionata universitaria, che non sa nulla di assistenza ai malati, ma che le regala quel pizzico di pazzia e anarchia di cui la sua vita ha bisogno e non solo per affrontare la malattia, sempre più grave, ma anche per superare molti pregiudizi che il suo status le ha imposto. Hillary Swank si misura con un ruolo difficile, in cui la malattia è una delle protagoniste della sceneggiatura e riesce a tenere bene il suo ruolo di coprotagonista, anche se non è aiutata da una buona regia. Il film, infatti, soffre un ritmo spesso lento e affronta con poca disinvoltura la difficoltà di non scadere nel patetico, mentre viene raccontata una tragedia fisica e psicologica. È lei, insieme a Emmy Rossum, che interpreta Bec, a tenere il film sul giusto binario, quello di un racconto a tratti drammatico e a volte divertente, dove entrambe le donne si aiutano a vicenda e sviluppano un’amicizia che le conduce per mano verso un finale inevitabile. Buona quindi la relazione fra le due donne che alla fine premia più Bec, la quale trova una vera ragione per vivere accanto all’amica malata. Un film senza grandi pretese ma che merita per l’interpretazione di entrambe le attrici.

Voto: 6

Fulvio Caporale