Scheda film
Regia: Yann Demange
Sceneggiatura: Gregory Burke
Fotografia: Tat Radcliffe
Montaggio: Chris Wyatt
Scenografie: Chris Oddy
Costumi: Jane Petrie
Musiche: David Holmes
Suono: Rashad Omar
G.B., 2014 – Drammatico – Durata: 99′
Cast: Jack O’Connell, Sam Reid, Sean Harris, Jack Lowden, Paul Popplewell, Adam Nagaitis, Joshua Hill
Uscita: 9 luglio 2015
Distribuzione: Good Films

Sale: 7

E’ il 1971 ed un gruppo di reclute dell’esercito inglese viene inviato a pattugliare una zona pericolosa di Belfast. Il conflitto fra protestanti e cattolici ha diviso la città in trincee e i soldati inglesi, appoggiati dai protestanti, hanno il compito di pattugliare i quartieri cattolici e di perquisire le abitazioni in cerca di armi. Durante uno di questi pattugliamenti una delle reclute, il soldato Hook, viene coinvolto in un tafferuglio e rimane da solo nel quartiere cattolico. Da quel momento inizia per lui una dura lotta per la sopravvivenza, perché verrà braccato dai cattolici ma anche da alcuni soldati sotto copertura, che lui vede mentre stanno montando una bomba da usare contro i cattolici.

Il regista realizza un film adrenalinico in cui il soldato Hook precipita in un inferno che dura un giorno intero e durante il quale attraversa tutti gli stadi di una guerra civile: le vittime, i bambini sacrificati dagli adulti, i tradimenti, le lacerazioni e la divisione religiosa che anima le più assurde violenze.

’71 è un buon film perché non entra nella retorica della guerra e non analizza le cause e i motivi della divisione fra cattolici e protestanti irlandesi, ma utilizza un periodo storico per raccontare come la violenza e la guerra colpiscano chiunque, mietendo vittime che spesso non hanno nulla a che fare con i colpevoli o con i motivi per i quali una guerra è scoppiata: anzi proprio in questo film si comprende bene come spesso le cause di una guerra vengano dimenticate e si arrivi ad uno stadio  di puro odio e violenza. Hook non è solo un viaggiatore che attraversa un infermo, ma è anche un ragazzo che viene iniziato alla violenza e dalla guerra fugge perché ne comprende subito l’assurdità.

Voto: 7 e ½

Fulvio Caporale